La nostra storia

I SOCI FONDATORI
  • GINO RAMOVECCHI 
  • RODOLFO MONACHESI 
  • ENZO RANIERI 
  • GIOVANNI LELLI 
  • ENZO MASTRANTONIO 
  • RENZO GUIDARELLI 
  • ALDO SACCOCCIO 
  • PIETRO RECCHI 
  • GAETANO BERUSCHI

L’Associazione venne fondata nel dicembre del 1955 per iniziativa di 9 pionieri. Il primo donatore fu Pietro Recchi, vigile urbano. Il primo presidente il dr Gino Ramovecchi, che ricoprì tale carica per 37 anni. Il numero dei soci attivi è cresciuto nel tempo in modo vertiginoso; la generosità ha contagiato mezza città, giovani e meno giovani, uomini e donne.

E poi i gemellaggi, la sensibilizzazione nelle scuole, gli aiuti ai bisognosi…

L’ Avis di Civitanova è nata il 10 dicembre 1955, ad opera di nove fondatori di diversa estrazione sociale. L’Atto costitutivo venne firmato da Pietro Recchi, Gaetano Beruschi, Enzo Mastrantonio, Gino Ramovecchi ( primo presidente, eletto alla unanimità ), Giovanni Lelli, Renzo Guidarelli (vice Presidente), Rodolfo Monachesi (segretario), Aldo Saccoccio ed Enzo Ranieri ( tesoriere ).

L’ input venne dalle vicende di un ferroviere, collega di Saccoccio, che proprio nel dicembre del ’55, rimase ferito sul lavoro, in stazione. Lo portarono in carriola al ‘pronto soccorso’, che allora era l’ambulatorio delle suore, in corso Umberto. Il poveretto morì, e si capi subito che non si potevano trasportare in carriola ammalati e feriti. Si decise allora di attrezzare un’ambulanza e nasceva così la Croce Verde.


L’Avis arrivò pochi giorni dopo. Il primo donatore fu Pietro Recchi, tessera n. 1, gruppo sanguigno 0 Rh+. Di donazioni ne fece 65. Pietro era un vigile urbano e andò a donare presso l’Ospedale civile di Macerata in ‘ambulanza’, un cassone di legno montato su quattro ruote. Tornato a Civitanova, raccontò la sua esperienza ai suoi amici co-fondatori suscitandone l’ammirazione e , come dice Enzo Ranieri, un po’ di invidia. Poi fu la volta dello stesso Enzo Ranieri, (tessera nr. 6, ha donato fino a 65 anni, per ben 120 volte ) che donò presso la Clinica Villa dei Pini. Il 25 agosto 1956 toccò ad Aldo Saccoccio vivere la prima esperienza di donatore. Aveva la tessera n. 19 e complessivamente arrivò a 69 donazioni. Instancabile l’opera di Gino Ramovecchi, presidente per ben 37 anni, che portò al superamento degli immancabili ostacoli e difficoltà ma che ha potuto avvalersi sempre della preziosa collaborazione di tanti volenterosi consiglieri. Il dr. Ramovecchi, nella sua lunga militanza avisina, ha donato per ben 149 volte ed ha guidato l’Avis, portandola a livelli impensabili.




Erano tempi davvero pionieristici. La trasfusione a volte avveniva da braccio a braccio. Ogni occasione era buona per donare. Spesso si donava in piedi, raramente allungati sul lettino. I donatori erano davvero pochi e davano sangue ogni 20- 30 giorni. Non c’erano strutture, né controlli sanitari né l’organizzazione di oggi. Era una continua emergenza, determinata da un incidente stradale, da un infortunio sul lavoro, da emorragia o da interventi chirurgici. Non c’era quasi mai niente di programmato ma un donatore si trovava sempre, magari prelevato a casa o sul posto di lavoro, e sempre pronto a dare il sangue per chi rischiava di morire.

L’esempio dei pionieri contagiò presto altri civitanovesi. Anno dopo anno, il gruppo si infittì, le donazioni aumentavano con l’aumentare del numero degli iscritti. I Civitanovesi si resero presto conto dell’importanza del dono del sangue sia sotto il profilo sociale che umanitario a favore dei malati. La costante crescita fece emergere la necessità di una sede adeguata e dignitosa. Un notevole aiuto venne dall’Amministrazione comunale con il sindaco Bertoni che a metà degli anni 70 concesse l’utilizzo dei locali di via Buozzi, dove anche oggi ha sede l’Avis. Allora era quasi una grotta, sotto il livello stradale, con stanzoni malsani e malridotti.


Ad essi si aggiunsero in seguito il locale che ospitava gli elettricisti del Comune ( attuale presidenza ) e quello in cui si trovava la cantina di Butteretto ( attuale sala prelievi ). Diversi donatori, dopo la giornata di lavoro, si misero a disposizione per sistemarla e renderla idonea allo scopo. Indimenticabile fu l’opera di Dante Ercoli, Pio Gismondi, Lino Turtù, Giuseppe Aggarbati, Oliviero Gasparrini ed Enrico Battistoni. Si trasformarono in muratori, elettricisti, idraulici, e fu grazie a loro che la sede acquistò una sua dignità ed una sistemazione adeguata. Con il passare del tempo, venne organizzato il Centro di raccolta fisso, oggi vanto dell’Associazione e della città. Vi si lavorava sodo, con Rodolfo Monachesi, detto ‘ Fofo’, segretario, a disegnare striscioni, a occuparsi della segreteria, a cercare in tutti i modi di far quadrare i conti. Il maestro Mastrantonio faceva proselitismo nelle scuole; tutti gli altri a lavorare in silenzio lungo la strada tracciata da quei ‘pionieri’. Da allora, i Presidenti ed i Consiglieri che si sono succeduti hanno sempre continuato a seguirne le orme per diffondere la cultura della donazione e incrementare il numero dei donatori, nella convinzione sempre più condivisa che la donazione del sangue è una delle forme più alte in cui si esprimono la solidarietà e la generosità all’interno di una comunità civile.

A tutti loro vogliamo esprimere la nostra gratitudine, accompagnata da quella di tutti gli iscritti che hanno portato l’Avis comunale di Civitanova all’attuale livello, ed il sincero grazie di tutti gli anonimi che da 57 donano sangue. .

Dopo un anno di vita, l’Avis contava già 17 iscritti e furono effettuate 34 donazioni. Poi, anno dopo anno, da 100 sacche annue si passò a 300, poi a 500, quindi a 1000, per arrivare alle oltre 3.000 donazioni registrate alla fine del 2012.

Nel corso degli anni, la crescita è stata sempre costante e con essa ci furono nuove importanti iniziative. Fra tutte, il gemellaggio con l’Avis di Esine , avvenuto a seguito di un fortuito incontro sul Passo Croce Domini tra Antonio Puritani e Gino Ramovecchi ( v. sezione a parte).



Il gemellaggio ha fatto da traino a quello tra le Amministrazioni comunali di Esine ( sindaco Antonio Bonino ) e di Civitanova ( sindaco Ivo Costamagna );

e tra le scuole medie ( Presidi Antonio Crosato per Esine e Nicola Canistro per la ‘Pirandello’ di Civitanova).




Gemellaggi che hanno contribuito a creare profondi rapporti di amicizia e di fratellanza tra le due comunità.

E’ di pochi giorni fa ( 28 ottobre 2012) la firma del Gemellaggio tra la nostra Avis e quella di Manfredonia, in provincia di Foggia.